Pubblicare un'opera dedicata alle "Masche", in un'epoca in cui tutto è razionale ed ogni manifestazione o fenomeno ha una sua giustificazione scientifica, potrebbe, a prima vista, suscitare qualche perplessità. Una riflessione serena ed approfondita fa rientrare invece ogni esitazione ed aiuta a comprendere i motivi che hanno indotto il Consiglio di Amministrazione del nostro Ente a rivolgere lo sforzo editoriale di quest'anno verso tale argomento. Ho detto motivi perché più d'una sono state le ragioni che hanno spinto La Famija Albeisa a rivolgere la sua attenzione verso un fenomeno così complesso ed avvincente che per secoli ha turbato gli animi e le coscienze degli individui più semplici e dato vita, al tempo stesso, ad opere letterarie e pittoriche che hanno raggiunto talvolta risultati di tutto rispetto.
L'opportunità di avere in Donato Bosca, giovane insegnante di scuola media, un ricercatore meticoloso e studioso appassionato di questa materia, non poteva essere trascurata, specialmente nel momento in cui la sua opera poteva essere arricchita con i contributi di un valente fotografo e di un affermato pittore; tali sono infatti Bruno Murialdo ed il prof. Luigi Carbone, le cui espressioni figurative non si risolvono in comuni illustrazioni del testo, ma vi si inseriscono e lo valorizzano maggiormente.
Inoltre la consapevolezza di far conoscere il risultato di un'indagine eseguita con cura da numerosi giovani studenti, che rispondendo con slancio all'invito dell'autore hanno raccolto dalla viva voce di persone anziane testimonianze destinate a scomparire ben presto, ha ulteriormente confermato la validità di questa iniziativa editoriale.
Se a tutto ciò si aggiunge l'analisi scientifica del fenomeno e la ricerca di confronti con esperienze analoghe portate a termine altrove, a buon diritto si può affermare che l'opera esce dall'ambito locale e si colloca con una certa importanza nel contesto di una letteratura di settore ben definita.
Il nostro Ente è quindi lieto, e se mi è concesso anche un tantino orgoglioso, di proporre e di offrire al giudizio dei lettori questa nuova pubblicazione, mentre esprime agli autori tutta la riconoscenza più viva e sincera per aver dato vita ad un'opera che consente di mantener fede all'articolo dello statuto sociale della Famija Albeisa che impone di far conoscere a tutti il nostro patrimonio culturale.
Giovanni Bressano
Presidente della Famija Albèisa
a cura di Patrizia Crippa, Giuseppe Goria
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DI Giovanni Rovera
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