Quando si parla di una guida di tipo turistico per la visita ai monumenti di una città, si è spesso indotti a pensare a qualche cosa di arido, ad un insieme di date, nomi, notizie, concentrati in poche pagine, per dar modo al lettore di apprendere, nel breve spazio di una giornata. quanto di pregevole l’itinerario può offrire. La descrizione delle cose notevoli, delle opere d’arte e cosi via, si riduce quindi talvolta ad un elenco spesso troppo schematico che non permette al lettore, a sua volta non sempre sufficientemente esperto e preparato, di valutare nei suoi diversi aspetti: culturale, artistico, socio economico, ecc., la realtà che si pretende di fargli conoscere.
D’altra parte, proprio perchè il lavoro risponda appieno alle esigenze per le quali è stato elaborato, è necessario che nulla sia tralasciato di quanto è meritevole di segnalazione e di commento.
Per armonizzare dunque questi due propositi, della chiarezza e della completezza critica, oltre che puramente informativa, si è pensato di integrare questa guida per la visita al centro storico di Alba, con una prima parte dedicata alla storia della città, esposta con una certa ampiezza, per dar modo al lettore di penetrare con maggiore facilità nel divenire e trasformarsi del carattere proprio degli Albesi, nel loro modo di vivere e di pensare. Soltanto conoscendo certi aspetti del passato di una città si possono infatti comprendere certe situazioni, capire certi costumi e abitudini, darsi ragione di certe scelte e progressi o lentezze nel suo divenire storico.
A questa prima esposizione storica seguirà la descrizione degli edifici notevoli della città e delle opere d’arte meritevoli di segnalazione, secondo un itinerario pre- costituito che si è ritenuto il migliore per una visita completa del centro storico di Alba, integrato dalla guida per la visita al Museo Archeologico e di Scienze Natu- rali “’Federico Eusebio “ recentemente aperto al pubblico e impostato secondo criteri moderni e funzionali.
Ne dovrebbe scaturire - o almeno lo si spera - un quadro completo, relativamente alla limitatezza dell’opera, di quanto Alba possa offrire a coloro che, amanti delle memorie del passato, desiderino vedere da vicino quanto è rimasto di un patrimonio d’arte e di tradizioni, di cui soltanto in questi ultimi anni si è compresa a fondo l’importanza auspicandone e, almeno in parte, realizzandone la conservazione.
L'ABAZIA BENEDETTINA DI VILLAR SAN COSTANZO
DI Giovanni Rovera
Alba Itinerari d’Arte - Antiche architetture
Raccolta di 16 cartoline
DI Luciano Maccario
DI Nando Vioglio